di REDAZIONE
I fallimenti di aziende grandi e piccole si susseguono ad un ritmo mai visto prima, in quasi ogni angolo del globo. Prodotti e servizi entrati nella nostra vita quotidiana sono svaniti. Ma molti di più sono quelli invisibili agli occhi del consumatore, ma basilari per il tessuto economico di interi paesi.
Mentre tutte le imprese lottano per non venire travolte dagli effetti negativi della pandemia, ogni giorno la lista dei fallimenti (e di concordato preventivo) si allunga inesorabilmente. Secondo Euler Hermes, la compagnia di assicurazioni specializzata nel credito, entro la fine del 2021 nel mondo le insolvenze aumenteranno (rispetto al 2019) di percentuali mai registrate prima: +57% in Nord America, +34% in Europa centrale ed orientale, +33% in America Latina, +32% in Europa occidentale e +31% in Asia. Ma le cose potrebbero anche peggiorare se la ripresa economica globale sarà più lunga del previsto.
I fallimenti delle piccole imprese non fanno n
Dirò una cosa impopolare, ma se i picoli e medi preferiscono fallire che ribellarsi…
Hai ragione, anche se è impopolare!