di ETTORE MALPEZZI
Parlare di strategie circa il coronavirus in questi giorni è rischioso, specie se non si rientra tra i cosiddetti “esperti”, a cui è delegato il monopolio delle politiche da attuare, tuttavia guardando i numeri del contagio non si possono evitare alcune osservazioni.
Dai dati resi pubblici fino ad oggi risulta che, considerando i primi 12.550 morti in Italia attribuiti al Covid 19, nessuno ha meno di 20 anni, solo 6 avevano un’età compresa fra 20 e 30 anni, e solo 29 fra 30 e i 39 anni, cioè solo 35 morti sotto i 40; inoltre ci sono stati 110 morti fra 40 e 49 anni. In tutto 145 morti sotto i 50 anni su un totale di 12555 che corrisponde a poco più del 1%.
Dato il loro esiguo numero, è più che ragionevole pensare che quasi tutte queste persone fossero affette da altre gravi patologie, e quindi si può affermare con ragionevole certezza che il Covid 19 è poco più di una ”pesante influenza” per la popolazione dal di sotto dei