di ALDO FERRARA
1-L’effetto mediatico della ridda di opinioni virologiche prive di supporto clinico, di inquadramento della malattia nelle sue tre fasi ( irritativa, iperreattiva e degenerativa) impedisce la valutazione corretta dei numeri. Appare infatti mediaticamente erroneo parlare di seconda ondata quando i dati dell’ISS sugli ultimi 30 gg (settembre ottobre) indicano soltanto poco più di 200 mila soggetti tracciati (con il rischio dei falsi positivi non essendo stati esercitati a tappeto i test sierologici) a fronte di una letalità di 1.273 decessi (pari allo 0.6% senza certezza di riconosciuta causa di morte, in assenza dei dati autoptici) quando altre patologie danno risultati ben peggiori, fig. 1 fonte Ist. Sup. Sanità. Secondo AIOM e Istat nel 2016 (ultimo anno disponibile) 14.958 decessi/mese sono stati attribuiti a tumore, i morti per smog sono circa 5700/ mese e l’allungamento delle liste d’attesa, causa Covid, determina decessi per mancanza di cura o improv