di CLAUDIO PREVOSTI
La Corte dei conti lo aveva ammonito, la corruzione in Italia è endemica. Oggi, come un fulmine a ciel sereno, è arrivata l’ennesima notizia sul malaffare che intreccia politica ed appalti: otto persone, tra imprenditori e funzionari e dirigenti del Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche della Campania e Molise sono state arrestate dai carabinieri del Noe con l'accusa di corruzione aggravata. Sono coinvolti in un'inchiesta sull'appalto per la realizzazione della sede del polo tecnologico del Centro Nazionale Ricerche da realizzarsi a Napoli, nel quartiere Fuorigrotta.
Un’altra “cricca” insomma, ma cosa si proponeva? Ottenere dai vertici del Ministero delle Infrastrutture la nomina di Angelo Palazzo a provveditore interregionale alle Opere pubbliche, mettendo da parte l'attuale provveditore Giovanni Guglielmi: sarebbe stato questo, secondo il gip Egle Pilla, l'obiettivo delle otto persone arrestate oggi a Napoli dai carabinieri nell'ambito