di GERARDO COCO
La fortuna e la longevità di Marx sta, crediamo, nel fatto di aver compenetrato storia (lotta di classe), sociologia (modi di produzione condizionanti la vita), ed economia (plusvalore) al punto di averne fatto una cosa sola in modo che tutti i concetti e le proposizioni importanti della sua dottrina si potessero interpretare da questi tre punti di vista presi insieme. Poco importa se, analizzati separatamente, sono insostenibili senza speranza, l’importante è aver accreditato il tutto con una base morale: la redistribuzione della ricchezza e la giustizia sociale.
Una dottrina che interpretava la storia dal punto di vista delle vittime non poteva che essere accolta come una religione ma il suo piano di salvazione che prometteva, il paradiso nell'al di qua, doveva risolversi in catastrofi storiche come leninismo, stalinismo, castrismo, maoismo et similia, incluso il radicalismo islamico dove però è il clero religioso a guidare il governo a confiscare i be
Grazie per questo bell’articolo, molto illuminante.
Io vorrei attirare la tua attenzione su una diversa interpretazione di questi fatti.
Io vedo il problema della nostra Civiltà Occidentale come una crisi mostruosa di nichilismo.
Era chiaro che alla fine degli anni ’70 il marxismo non attirava più le masse, compresi gli “intellettuali”, quindi i progressisti hanno dovuto trovare un altro strumento per esercitare il loro nichilismo.
Quindi esaltazione del femminismo, omosessualità, gender e soprattutto l’islam.
L’immigrazione islamica è la bomba atomica dei progressisti, è la loro 2soluzione finale” che realizzerà per sempre il loro sogno. DISTRUGGERE LA CIVILTA’
Per un po’ l’anima del movimento studentesco, almeno in America, fu contesa fra Marcuse e Paul Goodman, quest’ultimo, finito nel dimenticatoio, era molto diverso da Marcuse. Pur non essendo un anarco-capitalista, era un anarchico individualista, che vedeva l’anarchia come proseguimento naturale del liberalismo, favorevole al decentramento, si rifaceva volentieri al pensiero federalista dei padri americani e fu oggetto di apprezzamenti anche da Rothbard.. e criticava aspramente Marcuse. Pur mantenendo un sostanziale scetticismo sul libero mercato rappresenta un momento di avvicinamento e quasi comprensione fra anarchismo tradizionale e anarco-capitalismo. Si trova oggi nel catalogo della Eleuthera, casa editrice anarchica di sinistra, ma in quel catalogo si distingue insieme a pochi altri, per degli aspetti interessanti anche per chi ha in mente un altro tipo di anarchia..
grazie per l’ottimo appunto
Su Trame d’oro c’è un’ottima sintesi del libro di Paul Goodman “Individuo e comunità” scritta da Pietro Agriesti:
http://tramedoro.eu/?p=4833
Complimenti bell’articolo. Questo vale un rinnovo almeno biennele dell’abbonamento
grazie!!!
Condivido questa suggestiva considerazione.
La sistematizzazione dell’invidia sociale, di quella privata e personale , trova sempre teorici e praticanti molto attivi e sempre in piena malafede.
Malafede marxista , spessissimo, ma non solo.
La madre degli invidiosi è sempre incinta.