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Dal gentiluomo al parassita, passando per il delatore e per il ladro

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di GIOVANNI BIRINDELLI Il concetto di gentiluomo, termine che originariamente aveva un'accezione esclusivamente maschile e che oggi, senza essere costretti a modificarlo in gentildonna quando ha un'accezione femminile, può essere riferito all'uomo in quanto persona umana, è stato ben descritto da Samuel Smiles, nel 1859: "Il vero gentiluomo ha un profondo senso dell'onore ed evita scrupolosamente di compiere azioni meschine. Il suo livello di probità, sia nelle sue azioni che nella sua parola, è alto. Egli non schiva le sue responsabilità né prevarica, non si nasconde né si muove furtivamente, ma è onesto, ha la schiena dritta ed è schietto. La sua legge è la rettitudine - azione in linea retta. Quando dice 'si' è legge .. Soprattutto, il gentiluomo dice la verità" . Nell'Inghilterra della Rivoluzione Industriale (1700-1850), dal 1707 la Gran Bretagna, l'essere gentiluomini aveva anche una precisa funzione economica: quella di segnalare fiducia. In quel periodo, infa
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