“Debanking”: l’ultimo assalto alla libertà di parola!

di CLAUDIO GRASS Le minacce alla libertà di parola e gli sforzi per sopprimere le opinioni e le voci dissenzienti sono aumentati negli ultimi decenni. Si sono intensificate in modo esponenziale dopo l'ascesa dei social media e, quando la polarizzazione politica in Occidente ha preso veramente piede nelle nostre società, i poteri forti hanno utilizzato tutti gli strumenti a loro disposizione per "difendere" gli interessi dell'establishment contro coloro che potevano provare a mettere pubblicamente in discussione le sue politiche (o, peggio ancora, i suoi scopi). Molti di noi, che tengono d'occhio le restrizioni a ogni tipo di libertà individuale, sono consapevoli di questa pericolosa tendenza già da tempo. Tuttavia, è stato durante la crisi del covid che è diventata evidente anche a molte altre persone. Chiunque fosse riluttante ad abbracciare e seguire pienamente gli editti dello Stato e le "regole basate sulla scienza" (che, se ricordate, cambiavano di settimana in settima