di DIEGO TAGLIABUE
In un’Europa “libera” e “democratica” dominano e persistono i luoghi comuni, dettati per la maggior parte dalla politically correctness. Le barriere linguistiche impediscono uno scambio di opinioni tra i cittadini, al di fuori della sfera giornalistico-politica, ben lontana dalla realtà. Se a questo problema si aggiunge l’ignoranza per i particolarismi regionali, le cui differenze sono abissali, la “frittata” è fatta: l’informazione dei media è storpiata fino all’inverosimile.
Il luogo comune in questione è quello dei Tedeschi superlaboriosi e degli altri popoli europei fannulloni e con 364 giorni di ferie all’anno. La Germania, “motore d’Europa”, non è un monoblocco e ha una struttura federale, che si rispecchia anche nelle differenze dei giorni festivi e delle ferie di diritto nei diversi Bundesländer.
Partendo già dalle confessioni, ci sono Länder a maggioranza protestante e altri a maggioranza cattolica, alcuni a st
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