di LEONARDO FACCO
Una dittatura che si rispetti può, anzi deve, sempre contare sulla delazione. In Italia, che in materia tributaria è un regime infernale come nessun altro paese, la delazione è diventata un must, va di moda. Ci sono i fighetta dello scontrino che fanno i delatori (vedi qui), ci sono i libberisti che consigliano la delazione (vedi qui), ma ci sono le autorità stesse che invitano a farlo, magari con una telefonata anonima al 117. Nient'altro? Macché, troppo poco, agli aguzzini italiani non bastano mai i denari che estorcono ai contribuenti.
Mi chiedo, che possono inventarsi oltre alla soffiata del vicino di casa per dare addosso agli "evasori fiscali"? Et voilà, ecco la loro soluzione: va riesumata la gogna. Gli evasori vanno esposti al pubblico ludibrio. E considerato che siamo in tempi di informatizzazione, chi non paga le tasse va messo alla berlina digitalmente. Ci ha pensato il primo cittadino di Mulazzo (provincia Massa e Carrara), Claudio
Che poi, evadere le tasse è motivo di vanto, non certo di vergogna…
Sottoscrivo!
Grande articolo, Leo.
Voglio commentare con un bella riflessione di A. B. Viendalmare:
“La guerra eterna fra fisco e cittadino può risolversi solo in due modi :
1) il popolo delle partite Iva, quello che mantiene lo Stato, si estingue per fallimenti, cessazioni d’attività, delocalizzazioni, e quindi non c’è più nessuno che mantiene in vita il Gran Moloch;
2) ipotesi meno plausibile vista la natura infingarda degli italiani, ci si arma e si prendono d’assedio le sedi delle Agenzie delle Entrate fino alla resa finale.
Fatemi sapere…..”
C’è da sperare nella prima ipotesi. Grazie Guglielmo!
Sarebbe un onore essere nella lista.
Poi io spiegherei il perché.
Sempre pubblicamente.
Ottimo!