di PAOLO MARINI
Non posso che associarmi a coloro che - simpatizzanti del “si” e del “no” all'indipendenza della Scozia - hanno esaltato la lezione che lo svolgimento del referendum ha impartito al mondo. L'intera vicenda, tutt'altro che chiusa dall'esito elettorale, sollecita alcune riflessioni.
L'unità dello Stato non è un dogma.
La prima riflessione è che gli Stati, anche quelli contemporanei, non sono unità indiscutibili e immutabili. Può sembrare inconcepibile a noi, italiani, dal momento che la nostra Costituzione non si accontenta di 'descrivere' l'Italia come “una Repubblica democratica” (art. 1) ma si spinge a 'prescrivere', poco più oltre, che essa è “una e indivisibile” (art. 5). Inserendo la norma entro i primi 12 articoli, cioè nei “principi fondamentali”, esplicitamente il legislatore costituente negava che la questione dell'unità del Paese avrebbe mai potuto diventare, in futuro, oggetto di ripensamento.
Questa scelta costituziona