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Elezioni americane, Ron Paul e il futuro di Bitcoin

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di FRANCO MONTANARI

Qualche giorno fa un amico mi chiedeva cosa pensassi delle imminenti elezioni americane e gli ho risposto, parafrasando Kant, “il cielo stellato sopra di me, la vastità di quello che me ne frega dentro di me”. È ragionevole, del resto, stimare Trump come imprenditore ma non gli perdonavo, come presidente, la campagna pro-vax durante la farsa pandemica e soprattutto non gli perdonavo l’aver usato la stampante monetaria della Fed, come un cialtrone keynesiano qualunque, per “uscire” dalla recessione post “cinesata19” e che gli States restavano comunque una potenza in declino (che è pur sempre meglio dello stato di avanzata putrefazione in cui versa la società europea, ma sempre di declino si tratta) che vincesse l’uno o l’altra candidata.

Poi, a novant’anni suonati, scende in campo “il Dottore”, e allora le cose cambiano.

Ho subito pensato che con lui buona parte dell’esercito degli astensionisti sarebbe ritornato alle urne e che se è reale l’intenzione di Trump di creare un gabinetto di personalità carismatiche (tra le quali anche Elon Musk) per falcidiare le voci della spesa pubblica federale allora fossi stato americano un giro al mio seggio questa volta l’avrei fatto.

Mi è anche sorto il dubbio che l’immagine di Ron Paul servisse proprio per questo, che per meri scopi elettorali ne venisse sfruttata la storia per ottenere il voto degli astensionisti, ma poi ho pensato che suo figlio Rand, senatore del Kentucky, non lo avrebbe mai permesso.

Ma, è riflettendo su quello che possono avere in comune Paul e Musk che ho iniziato a fantasticare: “il Dottore”, da fedele sostenitore della Scuola Austriaca di economia, vorrebbe abolire la Fed e lasciare al libero mercato la creazione di moneta mettendo in concorrenza tutte quelle che via via i privati creerebbero, e questo, de facto, lascerebbe campo libero a Bitcoin; Musk, invece, oltre a essere molto ricco si è dimostrato anche molto intelligente e in Bitcoin, negli ultimi anni, ha investito miliardi di dollari.

Insomma… chi vivrà, vedrà.

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