di FRANK MERENDA
Quando entro in un ristorante, non sto comprando solo gli ingredienti del mio piatto. Sto pagando perché qualcuno possa vivere dignitosamente del proprio lavoro. Perché un cameriere possa tornare a casa senza la schiena spezzata da turni infiniti. Perché un cuoco possa perfezionare la sua arte invece di correre disperatamente tra i fornelli sottorganico.
Non mi interessa pagare per il nome, per l'immagine, per il prestigio. Mi interessa pagare per essere trattato da essere umano e per trattare altri esseri umani con dignità. Questo vale per ogni acquisto, ogni servizio, ogni transazione. Essere cliente è una responsabilità sociale. Ogni volta che tiriamo sul prezzo, ogni volta che scegliamo solo in base al risparmio, stiamo votando. Stiamo votando per un mondo dove i lavoratori vengono spremuti, dove i fornitori vengono strozzati, dove le piccole imprese chiudono perché non riescono a competere con chi taglia sui diritti invece che sugli sprechi.
Non po
Bell’articolo Frank!
Bel commentone Ciccio!
Abbiamo anche un’anima marxista-leninista nel MV?
E siamo sicuri di essere essere nella zona giusta dell’italia per dirlo?
“Tirare sul prezzo”… con tutti i “piöcc maistrà” della zona BG-BR-LC-Valtellina (Lambrenedetto docet) che potrebbero fare corsi di specializzazione anche a liguri e piemontesi… battaglia persa!
Ho sbagliato, chiedo venia, Lambrenedetto non ce l’ha con BG-BR che anzi stima, ma con CO-MZ. Confermete LC-SO (Valtellina).