di CARLO MELINA
Si chiama camuno, si legge economia reale. Senza banche centrali, burocrati, parassiti e finanzieri di mezzo. E’ la moneta che si sono inventati Francesco Bonomelli, Stefano Brangi e Marco Contessi, fondatori dell’associazione Camuno.net. Non ha ancora scalzato l’euro, e, nelle intenzioni della “zecca valligiana” non lo scalzerà mai, ma la strada indicata è quella giusta. Funziona così: ti iscrivi ad un circuito di imprese (basta avere la partita iva, dal 2014 potranno farlo anche i privati) e, come in ogni social barter network, quando paghi qualcuno, lo fai in una percentuale di moneta corrente, e in una di moneta complementare, il camuno, appunto.
“L’idea è quella di voler dare un aiuto alle aziende che hanno mancanza di liquidità – spiega Bonomelli, raggiunto al telefono – Chi acquista, risparmia, chi vende, non rinuncia a nulla”. Il meccanismo promosso da Camuno.net è semplice, chiarisce Bonomelli: “Se lei vende un prodotto c
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