di LEONARDO FACCO
Ieri, ho letto questa notizia su "Leggo": "La caffetteria "Caffè Portici", nel centro del comune del milanese di Bresso (Milano), è stata costretta a chiudere per aver evaso, nel giro di cinque anni, scontrini per 7,20 euro. Qualche caffè e due brioches sono bastati a far storcere il naso alla Guardia di Finanza, che ha ordinato uno stop di tre giorni e una multa di 2.500 euro. I due proprietari, costretti anche ad esporre un cartello a testimonianza del loro crimine, hanno ricevuto la solidarietà dei commercianti della zona. Sulla porta della caffetteria è stata affissa anche una lettera indirizzata all'Agenzia delle Entrate: "Lo scopo principale è portare in cassa i soldi, ad ogni costo. A questi signori non importa se lavoriamo 16 ore al giorno, non importa se per onorare il lavoro trascuriamo anche gli affetti familiari o se qualcuno viene un infarto per stress".
Sant'Agostino affermava che “la coercizione dei sovrani è sempre espressione di una
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