di GIORGIO GARBOLINO BOOT
I commenti degli opinionisti si sprecano: dalla facile ironia degli avversari più superficiali (Lega ladrona, ecc.) ai sospiri di liberazione degli avversari (fine del “regime” di Berlusconi e Bossi, come la fine di un incubo), alla comprensione umana per un leader malato e perdente, fino alla reazione emotiva e acritica dei leghisti. Nei prossimi giorni forse si parlerà di “familismo amorale”, cioè quel termine creato dal sociologo E. C. Banfield, dopo i suoi studi degli anni Cinquanta sull’arretratezza del sud d’Italia e considerato una delle cause dell’arretratezza.
Pare che lo stesso Bossi abbia dichiarato che il suo errore sia stato il coinvolgere i figli nella politica, avvalorando la tesi di chi addebita al “familismo” i problemi della Lega.
In realtà non è così: il familismo non è la causa ma la conseguenza della politica sbagliata della Lega. Inserita totalmente nel sistema di gestione “romano” e mediterraneo del
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