Fascista! bersani rimesta nel torbido della cultura italiana

di ROMANO BRACALINI Era tanto che non si sentiva più, tanto l’abitudine l’aveva consunto. Passati i tempi in cui i Pajetta, puntando il dito, rovesciava l’insulto sull’avversario politico poco curandosi se lo meritasse o no. Non era questo il punto. La qualifica di “fascista” esulava dal suo significato originario. "Fascista" divenne così ingiuria, codificata perfino dal dizionario, corpo contundente, negazione d’ogni diritto dell’avversario.Va da se che erano “fascisti” tutti quelli che non erano comunisti, perché anche i compagni socialisti, venivano talvolta qualificati come “socialfascisti”. Insomma tutti “fascisti”, democratici solo loro. Bersani, a corto di vocaboli più aggiornati, più pratico di culatello e di caci delle sue valli, attingendo ai ricordi lo ha rispolverato, e senza valutarne l’effetto comico, lo ha scagliato contro Grillo “fascista del web”. "Credo anch’io - scriveva Benedetto Croce - che nel costume e nelle pieghe m