di MASSIMO BITONCI
La parata militare di Roma è costata un milione e mezzo di euro. Poco rispetto all'anno scorso. Troppo rispetto alle vittime della crisi, ai debiti dello Stato nei confronti delle imprese, alle pensioni da fame di migliaia di anziani, ai servizi pubblici scadenti e alla marea di tasse dirette e indirette che ciascuno di noi è costretto a versare. Annullarla non sarebbe stato possibile? Pare di no, perché la Repubblica deve essere omaggiata, nonostante tutto. Nonostante che quella nata nel 1946 sia la Repubblica che ha sistematicamente rifiutato di riconoscere l'identità del popolo veneto, da un lato imponendo riti e inventando mitologie patriottiche, dall'altro emendando dai libri di testo e dai programmi delle agenzie formative ogni riferimento alla storia dei veneti, che pure una Repubblica prospera, libera e pacifica l'hanno avuta per centinaia di anni.
Per questo, chiediamoci quale Repubblica dovremmo festeggiare. Quella che impone un trattamento fiscal
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