di REDAZIONE
Se nei prossimi due-tre anni il mercato europeo non cambierà marcia, in Italia ci sarà una fabbrica di troppo per Fiat. Alla presentazione della 500L, alle Ogr di Torino, Sergio Marchionne non usa mezzi termini sui rischi per gli stabilimenti italiani del Lingotto. Una strada, comunque, c'è per evitare questo pericolo: ''indirizzare la capacità produttiva verso l'America, ma ci vuole anche tranquillità negli stabilimenti italiani''.
L'amministratore delegato della Fiat conferma per ora gli investimenti in Italia, anche se dipenderà dal mercato: ''quando avremo qualcosa da dire su Mirafiori la diremo''. Intanto lo stabilimento torinese ha perso la nuova 500L, prodotta in Serbia: ''Non abbiamo risparmiato in costi di struttura, ma abbiamo avuto i finanziamenti Bei e gli incentivi fiscali del governo serbo che ci hanno facilitato. Valeva la pena farla lì dal punto di vista economico''. ''Il problema - aggiunge Marchionne - non è solo quello dei volumi, ma anche
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