di GILBERTO ONETO
In tanti danno addosso a Grillo perché ha detto che le tasse sono peggio della Mafia: sepolcri imbiancati, farisei e ipocriti di ogni colore si sono scatenati nella solita retorica della “lotta alla mafia” che in Italia è melensa e fasulla quanto quella sulla patria “una e indivisibile”. Nascondersi dietro ai morti ammazzati non serve a difendere una macchina statale prudente nel combattere la criminalità ma tonitruante e gagliarda nell’opprimere i cittadini con tasse e vessazioni, nello svenarli e – sempre più spesso – costringerli al suicidio. Sulla pressione fiscale peggiore della mafia Grillo ha detto una cosa verissima, che noi ripetiamo da tempo: ci viene il sospetto che sia un lettore de “L’Indipendenza”. Spiace solo che non abbia ripreso il nostro paragone nella sua essenza completa e drammatica fatta di una serie di passaggi.
1 – Lo Stato italiano è nato da ambigue connivenze con mafia e camorra, con cui ha intreccia
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