di LEONARDO "EVASO" FACCO
Ci risiamo, la Lega Nord rilancia lo sciopero fiscale". Dopo Bossi e Maroni, ora è il turno di Salvini (che del "capo" è un clone in versione 2.0) dire che è arrivato il momento di disobbedire al Fisco.
L'ultima volta è toccato a Roberto Maroni, eravamo nel 2012, salire su un palco a Verona e annunciare la rivolta contro l'IMU. Non ci ha creduto nessuno ovviamente e l'attuale governatore della Lombardia non faceva altro che pronunciare slogan utili per gli allocchi e per la sua successiva campagna elettorale per le Regionali in Lombardia, che ha vinto grazie all'appoggio del PDL (dopo aver detto che sarebbe corso in solitudine).
Domenica scorsa, a Padova, è stata la volta del picaresco Matteo che - senza mezzi termini - ha dichiarato: "Noi stiamo parlando di una rivoluzione fiscale, altro che 9 dicembre e movimento dei forconi, noi il 14 novembre lo Stato italiano lo facciamo saltare per aria". E su questo dobbiamo lavorare [...] se d
La Lega Nord, come tutta la politica partitica del voto, è stata inconcludente per oltre 20 anni ed ora continuano con le parole a cui mai faranno seguite i fatti. La politica partitica richiede i nostri voti per avere legittimita ad opprimerci e loro restare o divenire parassiti. BASTA, BASTA IO NON VOGLIO PIÙ ESSERE LORO COMPLICE.
Perciò non andrò a votare, attuerò lo sciopero fiscale, mai sosterrò e parteciperò a qualsiasi loro iniziativa e inoltre predicono e lavoro per la rivoluzione, rigorosamente pacifica, ma forte, determinata e coraggiosa che butti a mare lo Stato italiano infame e maledetto, inteso come tutti i politici, di tutti i colori e sfumature e tutte le istituzioni.
Ma chi ci crede. Poi, adesso che il padrone della ditta ha ricevuto un piccolo “premietto” – l’assoluzione insperata – mica vorrà ‘sto discolo di un Salvini mandare tutto a puttane?!
Per quel che riguarda quanto scritto da Roscia: è vero, il default non è per niente garanzia di cambiamento. In Grecia, al di là di urla e strepiti, mi risulta che non vi siano stati i necessari licenziamenti di milioni di parassiti. Si sono limitati a tassare ancor di più i soliti fessi, e a fare gli immancabili lager per evasori. In questo ha ragione Funny: la soluzione è individuale. Ti prego, poi, di notare una cosa interessante: gli indipendentisti ne hanno talmente tanto i co(ni)glioni satolli dello stato… che giustamente corrono a fare Lombardia Stato, Veneto Stato, Piemonte Stato, Toscana Stato.
Mi raccomando, ognuno si faccia una piccola(?) inps, dei piccoli ordini professionali, un piccolo ministero dello sviluppo (ah!) economico…
Certe indicazioni non sono sbagliate.
Ma rimane un fondo statalista che non mi piace.
Se non acquisto btp, non acquisto bor.
Per me sono la stessa cosa.
Posso non acquistare benzina da agip, e già lo faccio visto che ce ne sono di meno care.
Se attuo difesa fiscale non verso di certo a regioni o comuni.
Mi tengo i soldi in tasca e stop.
La lega non ha le radici liberali.
Io non mi fido della lega.