di MARIETTO CERNEAZ
George Carlin è stato molto più di un semplice stand-up comedian. È stato un dissacratore, un pensatore radicale, una voce solitaria che ha sfidato l'autorità, l'ipocrisia e il conformismo della cultura americana. La sua comicità, spesso etichettata come "politicamente scorretta", affondava le radici in una filosofia profondamente libertaria: una diffidenza feroce verso il potere statale, una difesa della libertà individuale e una critica caustica alla manipolazione mediatica e governativa.
Carlin non si è mai definito esplicitamente “libertario” in senso partitico, ma il suo pensiero incarna perfettamente lo spirito di quel movimento ideologico: scetticismo verso il potere, rispetto per la responsabilità individuale, e rigetto delle imposizioni collettiviste. In una delle sue battute più celebri diceva:
«Il governo non ti dà mai una libertà che non sia già tua. Tutto quello che può fare è toglierla».
Un'irriverenza sistematica contro i