Tra le fonti di finanziamento introdotte nella bozza di legge di bilancio 2026 dal governo vi è il raddoppio dell’aliquota della tassa sulle transazioni finanziarie, nota anche come Tobin tax. L’aliquota passa da 0,1% a 0,2% per le transazioni concluse su sedi di negoziazione e da 0,2% a 0,4% per le negoziazioni al di fuori delle sedi

di negoziazione. Fondamentalmente allo Stato andrà, per ogni acquisto, un balzello che sovente supererà le commissioni pagate all’intermediario finanziario che curerà la negoziazione. Ma non a fronte di un servizio specificamente richiesto, bensì per alimentare genericamente la spesa pubblica.