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Gorgia toscana: storia, definizione e diffusione

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di EMILIANO BAGGIANI* Definizione di Gorgia Prima di tutto è necessario chiarire cosa si intende per "gorgia toscana". Gerhardt Rohlfs , linguista tedesco ed eminente filologo della lingua italiana , la definisce così : "Per 'gorgia toscana' s'intende quel singolare fenomeno di aspirazione che in Toscana ha colpito le consonanti sorde "k" [e cioè la "c" di casa], "p", "t" in posizione intervocalica. Per esempio: "amiha", "andatho". La stessa mutazione consonantica si verifica all'inizio di parola, quando per lo stretto rapporto sintattico la consonante viene a trovarsi fra le due vocali: "la hasa", "la therra". Non avviene aspirazione in posizione iniziale assoluta ("Carlo", "partiamo", "taci")" [1]. Quindi si designa con “gorgia”, o “spirantizzazione intervocalica”, quel tratto linguistico che interessa nel toscano parlato , in modo più o meno pronunciato a seconda delle sottoaree linguistiche , le consonanti occlusive sorde (c.d. “scempie”) /k/, /p/ e /t/ . D
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