di HENRY LEPAGE
In conclusione, l’obiezione di Hobbes e di tutti i suoi assai numerosi discepoli contemporanei di fronte ai regimi politici ed economici fondati su una concezione estrema e rigorosa della libertà individuale – penso in particolare all’osservazione di Jean- Marie Domenach: “la libertà non può fondare la libertà” – crolla da sola.
Tutti i famosi paradossi della libertà che hanno traumatizzato tante generazioni di studenti delle scuole superiori, e che sono regolarmente invocati per giustificare l’estensione continua dei poteri tutelari e discrezionali dello Stato, non esistono se non perché abbiamo preso la cattiva abitudine di dissociare e di opporre le due nozioni di libertà e di proprietà.
Questi paradossi, e le conclusioni stataliste che ne derivano, scompaiono da soli non appena si fa intervenire il concetto di proprietà nel momento stesso della definizione di libertà.
Così concepita, la libertà cessa di essere una pratica imposs