di DANIEL J. SANCHEZ
Nel 1974, quando Friedrich Hayek vinse il premio Nobel per l'economia, nel suo discorso di accettazione cercò di avvertire il mondo, consigliando di non cadere nuovamente nella "pretesa della conoscenza". Hayek si riferiva ai responsabili delle politiche economiche, convinti di avere le conoscenze necessarie per prevedere e progettare con sicurezza gli esiti del mercato, come gli ingegneri prevedono e progettano con precisione infrastrutture meccaniche.
Hayek sapeva quanta arroganza dilagante ci fosse in tutto il pensiero sociale a lui contemporaneo e non solo all'economia. Anche in politica estera. Nessuno può prevedere con certezza le scelte future di un individuo, e le preferenze che quelle scelte rivelano. A questo si aggiunge la complessa natura del mondo materiale in cui viviamo e l'assurdità di tutti coloro che pensano di poter progettare la società.
I pianificatori in politica estera sono particolarmente soggetti a questo tipo di arroganza