Hayek, Friedman, Mises, e Rothbard: la libertà di espressione esiste se c’è libertà economica

di THOMAS DiLORENZO Per la maggior parte delle persone la questione della libertà di parola è una questione costituzionale e di libertà civili. Ma diversi economisti di libero mercato hanno scritto sull'argomento insistendo sul fatto che non si può separare la libertà politica da quella economica quando si parla di libertà di parola. Tra questi, F.A. Hayek, Milton Friedman, Ludwig von Mises e Murray Rothbard. Friedman In un articolo del 1979 intitolato "The Economics of Free Speech" (L'economia della libertà di parola)[1] Milton Friedman ha dichiarato che "esiste una relazione chiara e diretta tra gli accordi economici, da un lato, e la libertà di parola, dall'altro"[2]. In un'argomentazione dal sapore molto austriaco, Friedman inizia notando l'importanza dei diritti di proprietà, il primo prerequisito per la libertà economica. In un sistema socialista totalitario, ha detto, un "piccolo gruppo" che volesse sostenere il capitalismo incontrerebbe problemi quali: chi affitt