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Hong kong indomabile, ora si appella alla regina d’inghilterra

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di REDAZIONE Migliaia di manifestanti, in gran parte vestiti di nero, hanno sfidato il divieto della polizia di Hong Kong, partecipando alla marcia pro-democrazia partita dall' area dello shopping di Causeway Bay e diretta verso Central, la zona delle sedi governative e istituzionali. Nel 15/mo weekend consecutivo di proteste, le principali strade nel cuore dell'ex colonia risultano sboccate, mentre i centri commerciali hanno dovuto chiudere prima del tempo a causa di possibili tensioni e scontri tra attivisti e polizia in tenuta antisommossa. In centinaia si sono radunati davanti alla sede del Consolato britannico a Hong Kong chiedendo a gran voce il sostegno della comunità internazionale alla loro protesta e mobilitazione per le riforme democratiche. I dimostranti sventolano bandiere britanniche, cantano l'inno nazionale ('God Save the Queen'), scandiscono slogan come "Gb salva Hong Kong". Hong Kong fu una colonia britannica dal 1841 al 1997 quando tornò sotto la sovranità
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