di TOM G. PALMER
Lo sviluppo della personalità è stato collegato ai diritti di proprietà da un vasto numero di scrittori proprietaristi, in modo particolare dal liberale classico tedesco Wilhelm von Humboldt.
Nella sua opera sui limiti dell’attività dello Stato, von Humboldt affermò che
«il vero fine dell’uomo….è il più pieno ed armonioso sviluppo delle sue facoltà».
Più tardi, scrive: «La ragione non può desiderare per l’uomo nessun altra condizione se non quella in cui ogni individuo non solo gode della più assoluta libertà di sviluppare se stesso per mezzo dei suoi sforzi, in accordo con la sua perfetta individualità, ma anche in cui ogni essenza esterna viene lasciata intatta dall’azione umana, sennonché riceve il marchio impresso su di essa da ogni individuo per mezzo di se stesso e della sua libera volontà, nella misura dei suoi bisogni ed istinti, e ristretto solo dai limiti delle sue facoltà e dei suoi diritti. Ogni cittadino deve es