Sex-party e ipocrisia sul Covid: il caso del dr. Varma è una metafora della “sanità pubblica”

di VINAY PRASAD Alla fine della scorsa settimana, un filmato girato con una telecamera nascosta ha rivelato che il Dr. Jay Varma, funzionario della sanità pubblica di New York, si è vantato di aver partecipato con la moglie, una pediatra, a festini a base di droga nell'estate del 2020, al culmine delle restrizioni del COVID. Lui, ed altre 10 persone, si sono ritrovati in una stanza d'albergo nudi e hanno assunto Molly (ecstasy). Varma ha detto che non si trattava solo di fare sesso, ma anche di compagnia. Nel mentre, i bambini sono stati esclusi dalle scuole, gli anziani sono morti da soli negli ospedali e Bill DeBlasio, il suo vecchio capo, ha vietato i funerali all'aperto. Come molti altri, mi sono arrabbiato quando ho sentito la notizia. Varma stava contemporaneamente supervisionando alcune delle restrizioni più draconiane imposte alla società, mentre violava quelle regole per partecipare ai suoi festini sessuali. Varma è un ipocrita della peggior specie. Ma in questa