di FRANCO CAGLIANI
Da qualche settimana, le cose van bene per Nigel Farage. Nonostante le ostilità della stampa, in un batter d'occhio il suo "Brexit Party" è emerso dal nulla come una testa di serie alle prossime, davvero strane, elezioni europee di fine maggio e sta davvero sorprendendo l'opinione pubblica. Il partito è qualcosa di diverso dal vecchio UKIP, ha una piattaforma chiara, ma marca la sua indipendenza dai partiti tradizionali.
Che Farage sia un fenomeno della comunicazione è risaputo. la sua semplicità è anche un vantaggio in termini di chi può attrarre alla causa - non solo Tories scontenti o ex-Kippers, ma anche Claire Fox, un'ex comunista, che poco ha in comune con Farage, al di là del desiderio di vedere rispettato il risultato del referendum. Insomma, Farage rincorrerà i 5 milioni di elettori laburisti che hanno sostenuto la Brexit.
“Le Europee – ha detto Farage – sembrano ormai certe. Sono felice? Non lo sono perché avrei altre cose da fare