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Il “diritto di voto” e il “diritto al non voto”

Da leggere

di DOMENICO LETIZIA Ogni democrazia, di qualsiasi matrice sia, di facciata o meno, a distanza di svariati anni, che possono cambiare, si misura con i cittadini in quello che è divenuto il rituale più seguito dai media: le elezioni. Il voto dalla nascita dello stato moderno e democratico è sempre stato rappresentato come un valore sacro, morale, del popolo intero e tale deve rimanere se di una sana e seria democrazia parliamo. Ma vi è responsabilità nel voto? In Italia spesso si parla di clientelismo e di compravendita durante le elezioni, certamente nessuno può mettere in dubbio che individui che fino al momento elettorale non hanno svolto attività politica e nonostante ciò vengono eletti con migliaia  di voti, nessuno può negare che vi è un effetto di fondo di antidemocrazia in democrazia, quel voto semplicemente possiamo dire è stato comprato. La Costituzione Italiana ricorda che il voto è un “dovere civico”, dimenticando spesso che tale gesto deve essere accom
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