di LEONARDO FACCO
L’Italia pullula di retrogradi protezionisti. Tra i tanti, spiccano le associazioni di categoria, parastatali assistiti. Dalla Coldiretti a Confindustria fino a Confartigianato, un giorno sì e l’altro anche, la litania della difesa a sproposito del “Made in Italy” è insistente. Abbiamo assistito finanche a scene in cui alle frontiere sono stati bloccati camion carichi di alimenti provenienti dall’estero.
Ieri, Confindustria e Il Sole 24 Ore (esponenti di spicco dell'apparàtchik tricolore) han dichiarato che lavoreranno insieme allo sviluppo della prima certificazione volta a riconoscere, attribuire valore e dare visibilità alle imprese del settore manifatturiero che incarnano i valori dell'eccellenza italiana e rappresentano i tratti distintivi della tradizione industriale dell'Italia.
Ogni tanto, bisognerebbe prendersi la briga di ricordare a questi signori quali sono i benefici del libero scambio, soprattutto in tempi in cui partiti di stampo