di GERARDO COCO
Il crollo della borsa di Wall Street nel 1929 non fu la causa della Grande Depressione. Seminò sì, panico dappertutto ma già a metà del 1930 le economie mondiali si stavano stabilizzando. Fu due anni più tardi che cominciarono i guai. Nel maggio del 1931 il Creditanstalt di Vienna, l’istituto di credito più importante d’Austria, fallì, scatenando un effetto domino nel settore bancario e poi nel resto del mondo. La banca, dopo aver assunto crediti a breve termine per prestarli a lunga scadenza a chi non era in grado di rimborsarli accumulò nel bilancio gravi sofferenze. Tipico della prassi bancaria. Per abbellire la posizione i dirigenti vararono un piano di riacquisto di azioni proprie allo scopo di farne salire il corso. L’operazione condotta nel momento in cui i depositi si stavano già contraendo, squilibrò ancora di più il rapporto liquidità/depositi rendendo il Creditanstalt insolvente. Fu l’inizio di corse agli sportelli nel settore
Abbassare le tasse con una moneta sopravvalutata è impossibile, Monti nel massacrare il nostro paese aumentando la pressione fiscale a livelli insostenibili, ha teso a distruggere la domanda interna al fine di ridurre il debito privato. Un aumento del reddito disponibile determinerebbe di nuovo l’incremento del debito privato aumentando le importazioni e finirebbe per accelerare il processo di dissoluzione del nostra sistema economico. L’unica soluzione per tornare ad essere un paese normale e abbandonare l’euro possibilmente in modo coordinato e concordato con gli altri paesi della zona euro.
E ci raccontano che l ‘anello debole sono i cinesi !
Suggerimento….
Ritorno alla sovranità monetaria, uscita dall’eurozona.. alias america/disposizione e dalla Nato.
Espulsione delle ONG occidentali, espulsione dei massoni, ripresa o meglio rinazionalizzazione di tutte le imprese svendute all’estero per fare “cassa” e ritorno al baratto.
So che molti storcono il naso, ma quando saranno alla fame avremo ancora la possibilità di poterle fare?
Non è questione di storcere il naso, è che siamo nel limbo della pura demagogia populista detta così.