di ENZO TRENTIN
Allo stesso modo non esiste nessuna necessità storica secondo una qualche nazione debba costituirsi in uno Stato. L’edificazione di uno Stato-nazione può essere auspicata, favorita, promossa purché sussistano alcune condizioni, quali il rispetto della giustizia, la volontà maggioritaria del popolo, il miglioramento delle condizioni di vita.
Sicuramente il Marchese Massimo d’Azeglio, uno degli uomini politici piemontesi protagonisti del processo di unificazione dell’Italia, non aveva previsto che la celeberrima frase con cui commentava la nascita del Regno d’Italia proclamato nel 1861 sarebbe diventata proverbiale. A dire il vero, pare che quella frase: «Fatta l’Italia, ora bisogna fare gli Italiani», non l’abbia mai detta. Tutto sommato è stato preferibile che altrettanta popolarità non sia stata acquisita da una “perla”, questa sì che l’ha scritta, che leggiamo nel suo Epistolario: «In tutti i modi la fusione coi Napoletani mi fa paura
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