In venezuela arrestano chi mina bitcoin: l’accusa? furto di energia

di MARIETTO CERNEAZ "Non vedo perché la nostra gente debba soffrire così tanto"! Lo ha detto l'Arcivescovo di Maracaibo, Ubaldo Ramón Santana Sequera in un convegno organizzato nei giorni scorsi presso l'Università Pontificia de Comillas in Spagna. Il regime di Maduro, ovviamente, è insensibile a certi appelli e all'aumentare della miseria, aumenta la repressione. Giovedì scorso, ad esempio, le autorità venezuelane hanno notificato l'arresto di quattro "minatori di Bitcoin" (tre uomini e una donna) in una cittadina ad un centinaio di chilometri da Caracas, con l'accusa di frode informatica e furto di energia elettrica.  Secondo le autorità, queste persone - collegate ad altre 300 - per minare Bitcoin hanno messo a rischio la stabilità dei servizi elettrici della zona in cui hanno operato. "L'attività di mining di Bitcoin - si legge - non è considerata illegale in Venezuela, ma già all'inizio del 2016 un'altro individuo, Joel Padrón, è stato arrestato e incarcer