di GILBERTO ONETO
Tutto un gran casino attorno alle intercettazioni di Napolitano e alla vicenda dei contatti fra lo Stato e la mafia. Ma dove vivono le anime candide del patriottismo italiano? I cittadini normali sono spiati anche in camera da letto: numeri di codice fiscale, intercettazioni, segnalazioni bancarie, bankomat, telepass, telefonini, internet. Non c’è la più semplice azione che non finisca in qualche registrazione, dossier o cervellone (si fa per dire) tricolore. Tutto dentro a un appiccicoso “Echelon de noantri”, affollato da un esercito di brigadieri che cercano di stare dietro a uno tsunami di chiacchiericcio, in teoria orientati da parole chiave, nella pratica guidati dalle specifiche richieste dei magistrati. Perché dovrebbe sfuggire a questo trattamento il Primo cittadino d’Italia? La sorveglianza è compresa nei 239.181 Euro che prende l’anno e non contrasta neppure con certe pulsioni giovanili da Kgb che rallegrano il suo curriculum.
Ma quello
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