di PAOLO L. BERNARDINI
Su numerosi giornali internazionali è apparsa in questi giorni la notizia secondo cui il governo catalano provvederà a sequestrare un certo numero di appartamenti e case sfitte in 14 comuni – quelli che hanno aderito all’iniziativa – per far fronte alla crisi degli alloggi, che riguarda peraltro soprattutto Barcellona, e la popolazione studentesca, viziata lì come a Milano: ove si alzano lamenti altissimi da parte di giovani baldanzosi che ritengono “terribile” superare con un mezzo di trasporto l’immensa distanza di 25 km per recarsi dalla periferia alle università, cosa che milioni di pendolari, compresi molti disabili, compiono ogni giorno, e per distanze anche molto maggiori, senza lamentarsi. Se i loro repellenti monopattini non sopportano tale immensa distanza, la percorrano in bici o a jogging, cosa veramente salutare.
In realtà si tratta di un provvedimento molto più complesso, da intendersi come un “avviso” ai proprietari che
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