di ENZO TRENTIN
Questo articolo lo dedichiamo agli indipendentisti un po' naïf, candidi e creduloni, oltre - ovviamente - a quelli subornati dalla propaganda di partito che tende ad annullare la coscienza storica delle persone.
Osserviamo la cosiddetta impresa di Fiume [iniziò il 12 settembre 1919, si concluse il 24 dicembre 1920. Il Natale di sangue.] che nasce per iniziativa di quell'inguaribile malato di protagonismo che fu Gabriele D'Annunzio sull'onda del mito della “vittoria mutila”, conseguente alla fine del primo conflitto mondiale. Non fu una questione legata esclusivamente all’ambito nazionalistico e della destra in genere, come lascia sottendere la storiografia ufficiale (anche se non si può negare l’influenza notevole esercitata dai circoli nazionalistici in questa vicenda), essa coinvolse in forme diverse tutto quel coacervo di forze eterogenee fuoriuscite dalla Ia G.M. in cui trovarono spazio anche anarchici, comunisti, libertari, rivoluzionari, eccetera.
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