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Manca meno di un anno al referendum per l’indipendenza della Scozia, eLondra ha confermato il suo cambio di strategia: il governo di coalizione ha sostituito ieri il ministro responsabile per gli affari scozzesi. I conservatori del premier David Cameron, i suoi alleati di coalizione, i liberali e il principale partito di opposizione, il Partito Laburista, optano tutti per il mantenimento dello “status quo”, che garantisce alla Scozia un’ampia autonomia all’interno del Regno Unito.
Il Partito Nazionale Scozzese (Snp), a capo del governo delegato di Edimburgo, cerca l’indipendenza assoluta, sostenendo che il paese di cinque milioni di persone sarebbe capace di maggiore prosperità se lasciato da solo.
I sondaggi rivelano che la maggioranza degli scozzesi rifiuterà l’indipendenza nel referendum indetto per il 18 settembre 2014, ma con l’avvicinarsi del voto il governo di Cameron vuole affinare la sua strategia. Cameron ha nominato Alistair Carm
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