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La “buona scuola” di stato crea solo “servi utili” e obbedienti

Da leggere

di HERBERT SPENCER

Questi difensori dell’insegnamento di Stato metterebbero se stessi in una cattiva trappola se potessero dimostrare la verità della loro dottrina. Perché che cosa s’intende col dire che il governo deve educare il popolo? Perché il popolo deve essere educato? Qual è il fine dell’educazione? Certamente di preparare il popolo alla vita sociale – di fare dei buoni cittadini. E chi ha l’autorità per dire quali sono i buoni cittadini? Il governo: non c’è altro giudice. E chi ha l’autorità per dire come possono essere formati questi buoni cittadini? Il governo: non c’è altro giudice.

Quindi questa proposizione è convertibile in quest’altra: il governo deve trasformare i fanciulli in buoni cittadini, usando la sua propria discrezione per decidere che cos’è un buon cittadino, e in che modo il fanciullo può essere trasformato in un buon cittadino. Il governo deve in primo luogo elaborare una concezione precisa di un modello di cittadino; dopo aver fatto questo, deve elaborare un sistema di disciplina che appaia più appropriato a produrre cittadini sulla base di quel modello. Questo sistema di disciplina, infine, è tenuto a imporlo nella misura più grande possibile.

Poiché se si comporta in maniera diversa, permette che gli uomini diventino diversi da quel che dovrebbero diventare a suo giudizio, e quindi fallisce nel compimento di quel dovere al quale è tenuto. Essendo in tal modo giustificato nel mandare a realizzazione quei piani che considera i migliori, ogni governo sarà tenuto a fare quel che fanno i governi (…).

Temendo inoltre gli effetti pericolosi delle innovazioni, non ammette che si insegni altro fuorché quel che viene deciso dal governo stesso. Allo scopo di produrre cittadini modello esercita un controllo rigidissimo sulla condotta di tutti.

E poiché non c’è un’autorità più alta che possa contestare o confermare le sue decisioni, si trova ad essere giustificato quando impone in maniera assoluta i suoi piani, quali che siano. Come dalla proposizione che il governo deve provvedere all’insegnamento della religione deriva l’altra proposizione che il governo deve decidere qual è la verità religiosa e come deve essere insegnata; così l’affermazione che il governo deve provvedere all’educazione implica l’ulteriore affermazione che esso deve dire che cos’è l’educazione e in che modo dev’essere praticata.

E così, in mancanza di provvedimenti della natura per soddisfare quella esigenza, i legislatori ci mostrano il piano e la specificazione di un meccanismo statale, composto di insegnanti, bidelli, ispettori e comitati, da finanziarsi con una opportuna percentuale delle tasse, e da rifornirsi abbondantemente di materiale grezzo, nella forma di piccoli bambini e bambine, dai quali deve essere prodotta una popolazione di ben addestrati uomini e donne, che saranno «utili membri della società»!

TRATTO DA MOVIMENTOLIBERTARIO

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1 COMMENT

  1. Mi torna alla mente, leggendo solo l’articolo ma ce n’e’ in seguito che mi porta a quel e nostro mondo, il trattamento riservato ai giovani indiani d’America.
    Portati o deportati, strappati alle famiglie, nei collegi di stato per essere educati o CONVERTITI alla “civiltà” di allora che poi prosegui’ fino ai giorni nostri.
    Si scrisse poi che in America ci sarebbe la -democrazia piu’ bella del mondo-.
    Letti i fatti e non i libri della civilta’ che avanza accosto agli indiani o pellirosse il mondo dell’allora occupazione italiana delle terre dei veneti: la pelle forse no e anche le usanze e ecc. ma, il trattamento di CONVERSIONE sono tali quali. Se non altro nel principio. Beh, fare gli italiani era ed e’ come fare dei PELLIROSSE degli americani.
    Cosi’ nell’oltre Oceano c’e’ la -democrazia piu’ bella del mondo- e di qua la -carta piu’ bella del mondo-. Tutto bello insomma: lo dicono perche’ ci sono o perche’ ci fanno..?
    Mi meraviglia che a seguire questo pensiero siano gli uomini di cultura. Siano dei grandi filosofi contemporanei.
    A me sembrano dei -servi di stato- che questo devono seminare tra la popolazione per far credere che senza quella (presa d’esempio ma mai pari pari per cui e’ una presa per il kulo) cosiddetta -democrazia piu’ bella del mondo-, comprese le carte, non ci sia alternativa se non la catastrofe specie per la classe dei lavoratori, beh, insomma succedera’ di molto peggio. Intesi i lavoratori di basso profilo e culturale e professionale. Le altre categorie in qualche modo se la caverebbero..!
    Nel mio piccolo, tuttavia, la scuola tririnkoglionitrice la chiamo “da scostumato” KST, ovvero:
    K antina
    S ociale
    T alibana
    Li’, in quelle aule buie ma infarinatrici oltre che vergognosamente ubriacatrici, si indottrina i poveri e malcapitati giovini italioti… a diventare dei bravissimi italiani quindi tutti uguali o kompagni da nord a sud e da est ad ovest. Soprattutto grandi patrioti ma senza patria perche’ fittizia. In prastica si sfornano italiani come si sforna quotidianamente il pane. “E di quel che c’era prima? Chi se ne frega: dobbiamo fare il popolo italiano, no..? Per farlo via tutto il passato e se ce n’e’ teniamo quel poco che ci serve e lo passiamo per -da sempre stato italiano-..! Il resto va buttato come la storia millenaria della vecchia SERENISSIMA REPUBBLICA VENETA”.

    Gia’, sfornano PANE per darlo in pasto allo stato (kki) detto anche demokratiko.
    KKI = :
    K atto
    K omunista
    I slamiko.

    Fin poco tempo fa era solo KK ma con l’invasione in atto e’ quasi del tutto appunto KKI.

    Cosa volete, dove c’e’ da mangiare a sbafo i lazzaroni (plurale di Lazzaro?) aumentano..!

    Con questi chiari di Luna siamo sistemati per diversi secoli per cui noi dobbiamo metterla via e rassegnarci..!
    Altrimenti bisogna ABIURARE a tutto quello che ci hanno infilato in testa per farci italiani: chi sara’ capace di ripulirsi del tutto o quasi e per davvero..?

    Auguri per un DISINCANTO DI MASSA… l’inizio della rivoluzione di cui la soluzione…

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