di FRANCO CAGLIANI
Non è che l'Armageddon nucleare sia scampato, anzi. Le tensioni internazionali che ruotano attorno al conflitto fra Russia ed Ucraina, non ci mette ancora di fronte ad una situazione di “massimo pericolo”, ma il coinvolgimento della Cina non è elemento secondario.
L'arsenale nucleare del PCC è in crescita e il ruolo che giocherà il paese di Xi Jinping in ogni conflitto futuro non è secondario. L'ala militare del PCC, l'Esercito popolare di liberazione (PLA), ha lavorato instancabilmente per espandere e potenziare l'arsenale nucleare del regime e per mantenere alta una minaccia per gli Stati Uniti. La Cina dovrebbe disporre di 1.000 armi nucleari entro il 2030, molte delle quali in grado di trasportare più testate. E sta lavorando per mettere in campo sistemi di bombardamento ipersonico apparentemente progettati per essere usati come armi risolutive.
Tali capacità metterebbero gli Stati Uniti a grave rischio in una guerra e poterebbero a sc