di REDAZIONE
La criminale dittatura comunista cinese, mentre lo spauracchio Covid-19 continua ad aleggiare in mezzo mondo, stringe il pugno nei confronti delle mitiche città-stato d'oriente.
Wu Qian, portavoce della delegazione del PLA e delle forze di polizia armate, ha concesso un’intervista ai media durante la terza sessione della XIII Assemblea del partito. In merito alle domande su Taiwan, Wu Qian ha risposto: "Taiwan è una parte inseparabile della Cina. La questione di Taiwan è un affare interno della Cina, che riguarda gli interessi fondamentali della Cina e i sentimenti nazionali di 1,4 miliardi di cinesi. Non sono consentite interferenze esterne".
Va sottolineato - la lasciato intendere il gerarca cinese - che qualsiasi tentativo di ottenere la "indipendenza di Taiwan" condurrebbe in un vicolo cieco e ricercare lo scontro armato sarebbe autolesionistico. Non permetteremo mai a nessuno, a nessuna organizzazione, a nessun partito politico, in qualsiasi momento, in