di GIOVANNI MARINI
Nella percezione comune italiana si crede che la democrazia sia espressa dai partiti che la costituzione definisce. Non si ritiene che la democrazia sia una forma di governo a cui si può accedere con molti strumenti e che i partiti ne siano solo una piccola parte di quelli a disposizione e neppure i migliori. Il fine ultimo della democrazia è lasciare che la comunità si governi in assenza di forze egemoni, espressioni di un numero ristretto di persone.
Quel che avviene in Italia a causa di una costituzione malfatta non è democrazia se la consideriamo come l'espressione dei partiti in cui opera una stabile categoria sociale egemone sulla popolazione. È la definizione dei partiti la causa della debolezza democratica della pseudo nazione e l’esperienza dimostra che ciò che deve essere strumento del primato del popolo in realtà lo sconfessa.
Leggo spesso motivazioni di appartenenza al proprio credo politico decisamente infantili; ad esempio, facendo rif
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