di CARLO LOTTIERI
Il mese di settembre appena trascorso ha dato più di una soddisfazione a quanti hanno a cuore le ragioni dell’autonomia individuale e dell’indipendenza delle comunità, e per questo auspichino un’Europa delle libertà, che superi la logica del super-Stato e diventi un’area di realtà politiche del tutto autonome e in grado di competere (affrancate da poteri centrali di tipo nazionale e continentale).
In Catalogna la grande sfilata della “Diada”, che ricorda la caduta di Barcellona nelle mani di Filippo V di Spagna l’11 settembre 1714, quest’anno si è trasformata in una manifestazione indipendentista senza precedenti, con un milione e mezzo di persone in strada a invocare il divorzio di Barcellona da Madrid. Nessuna bandiera di partito, ma solo i colori catalani.
Per giunta il governatore della Generalitat, Arturo Mas, ha reagito con grande determinazione al rifiuto del premier Rajoy di lasciare in Catalogna una maggiore quantità delle risor
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