di REDAZIONE
Siamo al punto che se un Paese Ue è troppo competitivo, non si chiede agli altri di crescere ma a "l'imputato" di rallentare. Succede ovviamente con la Germania che respinge, attraverso il presidente della Bundesbank Jens Weidmann, le critiche del presidente della Commissione Ue, Jose' Manuel Barroso, secondo il quale l'ingente surplus commerciale di Berlino costituisce un fattore di squilibrio per l'Eurozona. "La Germania viene invitata ripetutamente, a livello internazionale, ad allentare le proprie politiche fiscali cosi' da strozzare il proprio surplus", ha affermato Weidmann, "pero' non credo che questo argomento sia a prova di bomba e gli eventuali effetti sugli altri Paesi sarebbero minimi".
Weidmann ha affermato che l'elevato surplus della Germania e' "in larga parte nei confronti di Paesi esterni all'unione monetaria, rispetto alla quale l'avanzo e' stato dimezzato tra il 2009 e il 2012". Secondo il presidente della Bundesbank, la risposta non sta nel ren
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