di MATTEO CORSINI
Già qualche giorno fa ho commentato le lagnanze dei meridionali(sti) in servizio permanente a fronte della prospettata maggiore autonomia per alcune regioni del Centro-Nord, su tutte Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna.
La faccenda, se si rimuove la patina di frasi di circostanza che tentano di non urtare troppo la sensibilità dei politicamente corretti, non è poi così difficile da capire. Chi ogni anno produce un residuo fiscale da decine di miliardi vorrebbe poter gestire più risorse prodotte dai propri pagatori di tasse, senza doverle spedire, via Roma, in altre parti dello Stivale.
Dal punto di vista libertario alla base di tutto resta sempre una violazione della proprietà di chi paga quelle tasse, tanto al Nord quanto al Sud, ancorché lo squilibrio tra pagatori e consumatori di tasse sia evidentemente superiore al Sud rispetto al Nord. Tuttavia, se il maltolto non fosse spedito altrove (o lo fosse in misura minore), aumenterebbero le probabilità
Il meridione rimane la palla al piede di un’italia unita.
ESATTO
peccato che l’abbia voluta Cavour in stretto accordo con l’Inghilterra che finanzio’ l’operazione con l’accordo segreto che in compenso avrebbe avuto la Sicilia…..che avrebbe permesso alla perfida Albione di equilibrare nel Mediterraneo la potenza della Francia che aveva appena aperto il Canale di Suez… la morte precoce di Cavour mando’ poi in fumo l’accordo …fra massoni….