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La padania non esiste? esiste, eccome. ma non quella di tosi, maroni e borghezio

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di GIANFRANCESCO RUGGERI

padania non esiste“La Padania non esiste” è un ritornello con cui ci hanno traumatizzato le orecchie per anni, lo hanno ripetuto alla noia campioni dell’italianità come Oscar Luigi Scalfaro e Gianfranco Fini, senza dimenticare Prodi, la Mussolini, Napolitano, persino Mario Monti si è espresso sul tema, ma con la sua proverbiale furbizia è stato meno perentorio, si è tenuto un piccolo margine di dubbio dichiarando: La Padania (…) non credo proprio che esista, della serie non credo proprio, ma non si sa mai!

Poi ci sono gli ex leghisti, ex indipendentisti, ex secessionisti, ex quello che volete, che si sono uniti al coro e ormai urlano più degli italici, per loro la Padania è quella di Bossi, quella cosa della Lega, di conseguenza non esiste per principio, discorso chiuso. Il loro comportamento ricorda tanto quello di chi sostiene che Dio non esiste, solo perché ha studiato dalle suore e si è trovato male.

Infine ci sono i leghisti, che nonostante dovrebbero volerne l’indipendenza, hanno prima smesso di usarne il nome, sostituito da un generico nord, della serie stiamo sul vago, e che poi hanno persino smesso di chiederne l’indipendenza, della serie facciamo dietrofront.

La cosa divertente è che oggi italici, ex qualcosa e leghisti alla Tosi sono tutti d’accordo nel sostenere che la Padania non esiste, anche se magari esprimono il concetto con sfumature differenti. Ora mi unisco al gruppo anch’io e dirò qualcosa che non vi sarete mai aspettati dal sottoscritto: anch’io sono convinto che la Padania non esiste! Attenzione però, non esiste la Padania dei Tosi e dei Maroni che non sembrano neppure tanto interessati all’argomento, non esiste la Padania dei Borghezio, che scopriamo ora hanno sempre fatto finta, così come non esiste la Padania della Lega in generale e dei suoi dirigenti in particolare che non sono mai andati oltre gli slogan, che non sono mai andati oltre a quel “Padania libera” con il quale ci hanno traumatizzato le orecchie nello stesso identico modo di quanti gridano lo slogan opposto. Il leghista medio non sa neppure dove inizia e dove finisce la Padania ed in effetti la Padania che ci ha proposto la Lega finisce con lo slogan, finito di urlare Padania libera, quella Padania non esiste più, si perde anche lei nel ritrovato silenzio.

La Padania però non è un concetto che nasce con la Lega, di conseguenza se anche non esiste l’inconsistente Padania portata avanti a suon di slogan, è comunque evidente che esiste la Padania che Gilberto Oneto ha minuziosamente descritto, esiste la Padania di cui Miglio parlava negli anni 90 e ancor prima negli anni 70 riferendosi a sua volta alla Padania di cui scriveva il prof Mariani già nel 1910! Allo stesso modo esiste la Padania scanzonata, allegra e profondamente amata di Gianni Brera, così come esiste la Padania politica proposta da Guido Fanti negli anni ’70, così come esiste la Padania asettica ed economica della Fondazione Angelli, oppure la Padania di Zavattini, di Montanelli, del Touring Club Italiano, così come esiste la Padania linguistica del prof Geoffrey Hull o dell’amico Sergio Salvi, ecc, ecc. Sia chiaro che tutti questi autori utilizzano espressamente il nome Padania ben prima della Lega, quindi definire la Padania un’invenzione bossiana è una scemenza pazzesca, perchè non solo la Lega non ne ha inventato il nome, ma neppure in termini politici è stata la prima ad utilizzare il concetto di Padania! (VEDI QUI)

Pochi giorni orsono ho mostrato all’amico Luca Sonzogni un libricino del 1910 “Storia economia e sociale d’Italia”, scritto dal prof. Mariani e stampato nel 1910 dalla Hoepli, all’epoca editore della Real Casa. Il libro è diviso in due parti, una chiamata Padania e l’altra Appenninia. L’amico Luca non credeva ai suoi occhi, con un sorrisone enorme mi guarda stupito e felice, poi con una punta di tristezza mi chiede: ma tu hai mai visto uno della Lega mostrar in giro questo libro? Già, sta tutto qui il problema: ne avete mai visto in giro uno?

In realtà la Padania è quanto di più evidente, palese, ovvio, banale e scontato possa esistere, è facile dimostrarne l’esistenza più o meno in ogni campo del sapere, la Padania esiste geograficamente, storicamente, linguisticamente, economicamente, ecc, ecc. La Lega non doveva fare altro che trasmettere questa evidenza, che diffonderla nel modo opportuno e il fatto che oggi il concetto di Padania sia invece quanto di più bistrattato possa esserci non indica che la Padania non esiste come voglio imporci i campioni dell’italianità, ma dimostra solo e soltanto il fallimento politico della Lega che non ha saputo veicolare un concetto di per sè vincente!

Padania libera, anche e forse sopratutto dagli slogan!

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