di GIACOMO ZUCCO
La vicenda del Sars-Cov-2 se in senso macroscopico ha innescato un disastro globale senza precedenti nei campi dell’economia e del diritto, nel ristretto “microcosmo” libertario ha svolto un’efficacissima funzione di “cartina tornasole” (o, se preferite, di “tampone virologico”) per rivelare le enormi ipocrisie, contraddizioni, confusioni e lacune che, in un contesto storico in cui le superstizioni fanatiche dello statalismo contaminano, in qualche forma e grado, tutto e tutti, covavano anche nell’ambito “insospettabile” di quello che ritenevo (ed in termini comparativi, rispetto al resto, ancora tutto sommato ritengo) il gruppo di persone più dotato di spirito critico, coerenza logica, onestà intellettuale, buon senso e razionalità. Un’enorme delusione, ma anche un'opportunità di risveglio e di crescita.
Le teorie libertarian non sono semplicemente espressione di una tradizione politica arbitraria, o di una nostra preferenza personale