di EUGENIO CAPOZZI
Ovviamente non si poteva sperare che i condottieri ciechi dell'Occidente, e tutti gli entusiasti araldi della linea bideniana "Delenda Mosca", avessero un dubbio o un ripensamento: nemmeno ora, alla luce del fatto che la Russia annetterà con la forza - e il sostegno di gran parte delle popolazioni locali - il Donbass e l'Ucraina meridionale, la guerra si incattivirà ulteriormente e il rischio di una tragica escalation, di una terza guerra mondiale non più nemmeno "a pezzi", si farà sempre più concreto.
No, per carità... Ai loro occhi quanto succede è solo il segno della debolezza di Putin, per loro la vittoria dell'Ucraina è ormai vicina, e si deve andare avanti sulla via dello scontro frontale, costi quel che costi. "Vincere e vinceremo, in terra, in cielo e in mare!".
L'idea che mettere la Russia con le spalle al muro, rifiutare ogni soluzione negoziata a problemi reali di convivenza, rifiutare anche solo di prendere in considerazione le ragioni de