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La simpatia tra autonomisti ed indipendentisti poggia su un equivoco

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di ALESSANDRO MORANDINI Dice il professor Giovanardi, nel corso dell’ultima riunione di Asemblea Veneta, che all’autonomista l’indipendentismo è simpatico. Con questa battuta sintetizza un pensiero abbastanza diffuso secondo il quale l’indipendenza di un popolo, che si affranca dallo stato di cui è parte, è conseguente ad una lotta che prevede diversi passaggi, ovvero crescenti quote di autonomia negoziate dagli enti periferici con lo stato centrale. Si può dare, però, una lettura diversa del rapporto tra autonomia e indipendenza. In genere con il primo termine indichiamo la cessione di alcune materie concordate con lo stato centrale, il quale conserva la sua sovranità; con il termine indipendenza indichiamo la rinuncia dello stato alla sovranità su un determinato territorio. Gli stati-nazione hanno una naturale vocazione all’accentramento dei poteri; ma l’accentramento non è uno scopo: è il mezzo attraverso il quale lo stato riesce ad esercitare la sua sovra
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